Addio a Rita Levi Montalcini…
Era nata a Torino il 22 aprile del 1909…
Nata in una famiglia benestante e di religione ebraica, figlia di un ingegnere, Adamo Levi, e di una pittrice, Adele Montalcini, trascorse l’infanzia e l’adolescenza nel capoluogo piemontese, dove frequentò la Facoltà di Medicina contro il volere del padre, il quale disapprovava che la figlia andasse all’Università…
” non è roba da femmine”… diceva
Rita non la pensava affatto così, infatti si laureò nel 1936 con il massimo dei voti, 110 a lode…
Da bambina era timida e insicura, in soggezione davanti ad un padre severo, che la faceva sentire come il brutto anatroccolo di fronte a due fratelli radiosi come Gino e Paola…
Chi poteva immaginare che, quella bambina così fragile, potesse diventare una delle più grandi scienziate del ‘900?
Fu proprio sua sorella Paola a spronarla, a far sbocciare la sua indole ed ad infonderle sicurezza…
Durante il fascismo emigrò in Belgio, a causa delle leggi razziali del Duce, che impedivano le carriere ai cittadini di razza non ariana…
Dopo un periodo trascorso nell’astigiano Rita Levi Montalcini si trasferì con la famiglia a Firenze, fino a quando nel 1944 entrò nelle forze alleate come medico…
E’ stata la prima donna ad essere ammessa alla Pontifica Accademia delle Scienze…
E’ stata socia dell‘Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche e tra i soci fondatori della Fondazione Idis-Città della Scienza…
Alla fine della guerra tornò a Torino dove proseguì la carriera accademica…
Nel 1947 accettò un incarico alla Washington University e negli anni successivi lavorò anche a New York ed a Rio de Janeiro….
Rimase negli Stati Uniti fino al 1977 e in tutti quegli anni continuò a lavorare per dimostrare l’esistenza del fattore di crescita nervoso, proteina coinvolta nello sviluppo del sistema nervoso nei vertebrati…
La ricerca sull’Nfg le è valso il Nobel per la medicina nell’86, grazie alla scoperta ed all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa…
“Abitavo già a Roma, ricordo che era quasi notte quando mi telefonarono per darmi la notizia, stavo leggendo un giallo di Agatha Christie, lo rammento perché è raro che io legga romanzi, prediligo i saggi di filosofia”…
Parte del denaro fu devoluto alla comunità ebraica di Roma per la costruzione di una sinagoga…
Parallelamente al lavoro negli Stati Uniti, Rita Levi Montalcini continuò a seguire diversi progetti anche in Italia, per conto del Centro nazionale delle ricerche, dell‘Istituto superiore di sanità, della Fao e di numerose società scientifiche, come accademica e ricercatrice…
Nel luglio del 1992, insieme alla sorella gemella Paola, fondò in memoria del padre Adamo Levi, la Fondazione Levi-Montalcini Onlus,
con il motto “Il futuro ai giovani “ per favorire l’orientamento allo studio e al lavoro delle nuove generazioni, diventata operativa nel novembre dello stesso anno…
Con la stessa fondazione portò avanti anche progetti per aiutare le donne africane ad emanciparsi, a studiare e riscattarsi grazie alla conoscenza, che in vent’anni di attività, ha elargito oltre 7.000 borse di studio…
Nel corso della sua vita ottenne altri importanti riconoscimenti, tra cui cinque lauree honoris causa e il Premio Max Weinstein, per i suoi contributi alla ricerca neurologica, il Premio Feltrinelli e il Premio internazionale Saint-Vincent…
Tra le molte curiosità che la riguardano c’è anche la decisione dell’Istituto nazionale di Astrofisica di dedicare l’asteoride 9722, scoperto nel 1981, proprio alla scienziata…
Nel 2001 fu nominata senatrice a vita…
dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi
che la scelse per i suoi meriti sociali e scientifici…
Rita Levi Montalcini ci lascia a 103 anni…
A 103 anni … se ne è andata una piccola grande donna,
che incantava per l’intelligenza a dispetto dell’età…
“Sto bene. Malgrado la diminuzione della vista e dell’udito. Mai avuto una malattia” …
Aveva perso la vista… e per l’udito utilizzava una macchinetta, che amplificava i suoni…
“Il mio cervello funziona meglio di quando avevo vent’anni, ho deciso di utilizzarlo di più proprio nell’ultima tappa del mio percorso, penso di continuo, mi aiuta la passione per il mio lavoro, non mi sento mai stanca”…
“Credo che il cervello sia un organo magnifico e se lo coltivi funziona…L’importante è non lasciarlo andare, non metterlo a riposo, perché si indebolisce”
Aveva mantenuto le sue abitudini fino all’ultimo…
Andava a letto alle undici di sera ed ogni mattina si alzava alle cinque…
Diceva…
“Non mi interessano né il cibo, né il sonno”…
” Mangio una volta al giorno, a pranzo, la sera mi concedo al massimo un brodo e un’arancia”…
Utilizzava il tatto, come senso più sviluppato…
aveva la passione per i fiori e curava con amore le piante del terrazzo…
Erano rose bianche e gialle, azalee, iris, orchidee, ciclamini, stelle di natale, bouganville…
Le innaffiava e accarezzava ogni giorno, non si faceva mai mancare il profumo dei fiori…
Un pochino di vanità le è rimasto sempre, si preparava ogni giorno di tutto punto…
Il suo stile era inconfondibile…
i capelli sempre raccolti, bianchi, curati, sono sempre stati il suo vezzo…
Il suo colore preferito era il blu, come i suoi occhi, che esaltava la sua testa bianca…
Indossava da sempre vestiti stretti in vita, lunghi fino alla caviglia, con il collo alto e abbottonato…
Al polso destro portava sempre un bracciale, che aveva disegnato lei stessa e sul quale spicca, incastonato come un minuscolo cammeo, il giglio di Firenze…
E’ un gioiello che aveva regalato alla tanto amata sorella gemella Paola, morta alcuni anni fa…
Paola era un’artista…
“Il suo cuore contiua a battere dentro di me”… diceva sempre Rita Levi Montalcini…
Parlando di sua sorella Paola diceva…
“Abbiamo avuto una bella vita. Non credo all’eternità. Si spegne tutto”…
In casa le piaceva essere circondata dai quadri della sorella Paola, in particolare quello in anticamera, un suo ritratto dipinto nel ’45…
E poi…un grande mosaico rappresentante una Camera a Bolle con la traiettoria delle particelle cariche, mentre incontrano ioni positivi e negativi, sul pavimento del terrazzo…
“La mia intelligenza è mediocre ed il mio impegno è poco più che mediocre…”
“Credo di avere due sole qualità: l’intuito e la capacità di vedere un problema nella sua globalità….”
“Quand’ero giovane pensavo che la mia missione sarebbe stata quella di aiutare gli altri, volevo andare a curare i lebbrosi in Africa
Volevo disinteressarmi totalmente della mia persona, non volevo riconoscimenti.
Non è andata così.
Anche il destino accarezza i propri desideri a nostra insaputa…”
Ha sempre coltivato i rapporti umani, come compensazione alla sua scarsa propensione nel guardare la televisione o ascoltare la musica, al massimo si concedeva i classici, Bach e Beethoven…
“Tutti dicono che il cervello sia l’organo più complesso del corpo umano, da medico potrei anche acconsentire, ma come donna vi assicuro che non vi è niente di più complesso del cuore, ancora oggi non si conoscono i suoi meccanismi. Nei ragionamenti del cervello c’è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono le emozioni”…
Una donna carismatica e tenace, che ha lottato tutta la vita per difendere i valori in cui credeva…
Una donna ironica, geniale, che con il suo nobel ha dato non solo lustro al nostro paese, dimostrando che una donna può essere tenace anche di più degli uomini…
Rita Levi Montalcini si è sempre distinta anche per le sue battaglie in favore delle donne…
Negli anni ’70 partecipò attivamente alle iniziative per la regolamentazione dell‘aborto …
Non si è mai sposata, né ha avuto figli…
Sosteneva che ci fossero troppe cose interessanti di cui occuparsi e che il tempo non le sarebbe bastato…
Non aveva dubbi: il futuro è delle donne…
Resterai una figura indimenticabile…Grazie Rita!
Vi prego di volere togliere dal presente articolo la foto al link
http://www.ciaodonna.com/wp-content/uploads/2013/01/rita-levi-montalcini-giovane.jpg
in quanto in essa non è ritratta la Professoressa Lev-Montalcini.
In attesa di un vostro riscontro, cordiali saluti
Piera Levi-Montalcini
La ringrazio molto per avermi fatto notare l’ errore, la foto è stata rimossa dall’ articolo.
E grazie per avere visitato il mio blog, che purtroppo, per mancanza di tempo non riesco ad aggiornare.
Cordiali Saluti
Marina Ciccone