Il 5 ottobre del 1962 usciva il primo 45 giri dei
Beatles
“Love me do”…
“Love me do” era una canzoncina molto orecchiabile, registrata un mese prima negli storici Abbey Road Studios a Londra…
Questo è stato l’inizio della leggenda del gruppo rock britannico originario di Liverpool…
I ” Fab Four“,come erano soprannominati, John Lennon, Paul Mc Cartney, George Harrison e Ringo Starr…in meno di otto anni, segnarono un’epoca nella musica, nel costume, nella moda e nella pop art..
Leggendo i semplici testi delle canzoni scritte dai Beatles, si trova l’amore adolescenziale, il sogno dell’eterna giovinezza, di felicità e di libertà che tutti abbiamo dentro….
La grandezza dei Beatles è stata quella di essere stati dei comunicatori di energia e spontaneità, di quel qualcosa di magico, che ci travolge ancora…
l fenomeno Beatles ebbe un grosso impatto sulla società, lo dimostrano i video delle ragazzine isteriche ai loro concerti…e sono ritenuti un fenomeno di comunicazione di massa di proporzioni mondiali, riscontrabile ancora oggi in tutto il mondo…
I Beatles sono gli artisti con il maggior numero di vendite nella storia della musica, con oltre un miliardo di dischi venduti ed hanno segnato una rivoluzione culturale di portata mondiale, pionieri di tecniche di registrazione innovative e all’avanguardia, sviluppate negli Abbey Road Studios di Londra…
Nel 1965, al culmine del loro successo, i Beatles, poco più che ventenni, furono nominati “Baronetti dell’ Impero Britannico” dalla Regina Elisabetta II…
I Beatles però dimostrarono, ben presto, sia a loro stessi che all’intero mondo musicale, di essere preda di continui mutamenti artistici e di essere proiettati verso quattro strade separate, infatti nel 1970 si separano definitivamente…
A cinquant’anni di distanza del favoloso gruppo sono rimasti solo Paul McCartney e Ringo Starr, perchè l’ 8 dicembre del 1980 John Lennon è stato ucciso da un mitomane a Manhattan a New York e George Harrison è morto per un cancro al cervello il 29 novembre 2001…
Le ceneri di John Lennon furono sparse dalla compagna Yoko Ono a Central Park, nel punto in cui oggi si trova lo Strawberry Fields Memorial.
Facendo ricerche sul gruppo ho scoperto che all’ interno del piccolo parco Parque Lennon a L’Avana si trova una statua a grandezza naturale in bronzo di John Lennon seduto su una panchina in una posizione molto realistica…
Su una targa davanti alla statua sono incise le parole:
Potete dire che sono un sognatore, ma non sono l’unico”…
I Beatles, dettavano moda con i loro cappotti, gli stivaletti neri di pelle e la classica pettinatura a caschetto con la frangetta…
fu la minigonna…
La stilista inglese Mary Quant lanciò la “mini” contemporaneamente allo stilista francese André Courrèges, quindi ancora oggi il vero ideatore è in discussione…
Le minigonne di André Courrèges avevano linee futuristiche e dovevano essere indossate su pantaloni attillati o con gli stivali a metà polpaccio…
Mary Quant, invece, proponeva scamiciati a vita lunga, con cinture sui fianchi, gonne pieghettate o svasate…
Le gambe non erano mai state così in vista ed i “bacchettoni” considerarono “la mini” indecente…
La Skinny Rib, era una maglia aderente a costine, che fasciava la parte superiore del corpo, inventata ancora una volta da
Mary Quant…
Twiggy era la modella simbolo della bellezza di quegli anni, con il suo stile infantile, i lineamenti delicati ed i grandi occhioni, con i suoi vestitini a trapezio…
In quegli anni nascono i primi modelli di stivali, spesso alti fino al ginocchio, aderenti, con cerniera e con un tacco medio-alto, destinati a essere perfezionati negli anni ’70 e che ancora oggi fanno parte del nostro guardaroba…
Il trucco delle ragazze negli anni ’60 era molto marcato, mentre fino a quel momento erano le labbra le vere protagoniste del trucco, con rossetti rosso fuoco, ora sono gli occhi ad essere il punto focale del make-up…
Gli occhi venivano bistrati con l’eyeliner nero liquido tutto intorno agli occhi e tanto mascara, poi si applicavano le ciglia finte e …altro mascara, per uno sguardo da bambola…
L’eccesso di mascara ed eyeliner era enfatizzato da ombretti luminosi e colorati, applicati fino all’arcata sopraccigliare, poi sfumati di blu o di verde, colori molto trendy…
Il fard era rosa pastello o corallo ed i rossetti erano rosa o lavanda…
Poi c’era il trucco Mod, adottato dalla modella Twiggy, ma anche dalle attrici del momento…, con sfumature metalliche o iridescenti sugli occhi e sulle labbra…
I capelli venivano portati cotonati alla Brigitte Bardot, raccolti sotto ad una fascia, con la classica coda di cavallo, con il taglio a maschietta molto corto o a caschetto con la frangia…
La biancheria intima cominciò a ridursi al minimo per praticità, le calze e i reggicalze furono sostituiti dai primi collants colorati, i reggiseni erano a triangolino e dai colori intensi come il giallo, il rosso, il verde ed il blu o a fantasia…
E che dire degli ‘Hot Pants‘, gli shorts attuali…, Brigitte Bardot ne fece un must sulle spiagge di Saint Tropez…
Anche l’arte e la moda si fusero…
La pop-art di Andy Warhol influenzò i mini abiti con tagli geometrici, cerchi, quadrati e spirali, che davano l’illusione del movimento…
A metà degli anni ’60 Yves Saint-Laurent stampò su un mini abito in seta le geometrie artistiche dei quadri di Piet Mondrian…
Il Mondrian Dress è oggi conservato al Victoria and Albert Museum di Londra…
Gli anni ’60 furono anni di rottura con il vecchio e la ricerca del nuovo…
Gli stessi Beatles, nei loro arrangiamenti, utilizzavano provocatoriamente un’orchestra di violini…
Alla fine degli anni ’60 con l’esplosione del movimento hippy si diffusero i jeans, come simbolo di ribellione…
La moda non venne più dalle alte sartorie, ma dalla strada e diventò sempre più unisex…
Non credo che si possano dimenticare i mitici anni ’60, perchè sono stati uno dei periodi più all’avanguardia del mondo fashion, che influenzano ancora oggi la moda attuale…