

E’ stata inaugurata lo scorso 13 ottobre e si protrarrà fino al 3 febbraio 2013,
la grande mostra di Wassily Kandinsky
presso il Palazzo Blu sul Lungoarno di Pisa…
Sarà un’occasione speciale per immergersi nelle atmosfere,che hanno ispirato il padre dell’astrattismo…

Avrai il piacere di ammirare 50 opere provenienti da collezioni private e…
dal Museo di Stato di San Pietroburgo,

dallo Arnold Schoenberg Center di Vienna

dal Centre Pompidou di Parigi

Kandinsky è stato conquistato dalla pittura durante un suo viaggio in Siberia…, entrando in una “isba”, tipica casa rurale di legno russa, fu completamente folgorato dalla ricchezza decorativa e dai colori accesi…
Lo spettacolo più bello per Kandinsky era Mosca all’ora del tramonto…
Kandinski si incantava alla vista di quella sinfonia intensa di colori…
Diceva… “Mosca si fonde in questo sole in una macchia, che mette in vibrazione il nostro intimo”
Quello che andava cercando di riprodurre nei suoi quadri era la vibrazione che emanano il colore ed il segno, e di come questa vibrazione può entrare intimamente in contatto con noi…

Sia nei suoi quadri completamente astratti, che in quelli con un’impronta più figurativa, Kandinski affidava al colore e alla forma il suo messaggio profondo…

Kandinski affermava che…
“Ogni colore possiede un suono, che è possibile percepire grazie all’anima…
Il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima…
Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima è il pianoforte dalle molte corde…
L’artista è la mano che toccando questo o quel tasto fa vibrare l’anima”
L’uso del colore si intreccia con la spiritualità e l’interiorità, il colore è un’espressione dell’anima…
Kandinsky pensava che l’arte doveva comunicare spiritualita` e per farlo bene ci doveva essere un’assenza della rappresentazione realistica della realta…
Kandinsky infatti era alla ricerca della spiritualità, come è testimoniato in uno dei suoi scritti più famosi: “Lo spirituale nell’arte ”, dove cerca di elaborare un parallelismo tra la musica e il colore, identificando ogni colore con il suono di uno strumento, affermando che ogni colore si caratterizza per la sua “sonorità cromatica” e per la sua “risonanza”….
La risonanza è strettamente legata alla distanza del colore preso in esame, dai due “non colori”, ossia il bianco e il nero…
Un colore risuona di più se è vicino al bianco e viceversa, di meno, se è vicino al nero… ma anche alla forma che contiene il colore…
Quindi l’effetto di risonanza è sottolineato da una determinata forma oppure attenuato da un’altra…
I colori “acuti” hanno maggiore risonanza cromatica se contenuti in forme appuntite, mentre i colori “profondi” prediligono quelle tondeggianti.
Il colore ha un effetto psichico , un odore, un sapore, un suono…
La composizione pittorica è formata dal colore e dalla forma, che non possono esistere separatamente…
L’accostamento tra forma e colore è basato sul rapporto privilegiato tra singole forme e singoli colori…
Il rosso è caldo, vitale, vivace, irrequieto, più è chiaro e più ha vitalità, energia, risveglia in noi l’emozione del dolore, non per un’associazione di idee (rosso-sangue-dolore), ma per il suo “suono interiore”, è una tuba…
L‘arancione è una campana o un contralto…
Il giallo è dotato di una follia vitale, prorompente, di un’irrazionalità cieca, è una tromba…
L’azzurro è distante, come un cielo artistico, è un flauto…
Il blu è il colore del cielo, è profondo, se è intenso suggerisce quiete, se tende al nero è fortemente drammatico, se tende ai toni più chiari le sue qualità sono simili a quelle dell’azzurro, se viene mischiato con il giallo lo rende malto, ed è come se la follia del giallo divenisse “ipocondria”, è il colore della sensibilità umana, sa comunicare un forte senso di “infinità”, è un violoncello…
Il verde è mobilità e quiete, noia, compiacimento, è un violino…
Il viola è instabile, è un corno inglese o una zampogna…
Il grigio è statico, nel grigio c’è assoluta mancanza di movimento…
Il marrone è poco dinamico…
Il bianco è un silenzio di nascita ricco di potenzialità, è la pausa tra una battuta e l’altra di un’esecuzione musicale, che prelude ad altri suoni…
Il nero è mancanza di luce, è un non-colore, è la pausa finale di un’esecuzione musicale e fa risaltare qualsiasi colore…
Colore e forma non possono esistere separatamente nella composizione…
Se un colore viene associato alla sua forma privilegiata gli effetti e le emozioni, che scaturiscono dai colori e dalla forma, vengono potenziati…
Il giallo ha un rapporto privilegiato con il triangolo, il blu con il cerchio e il rosso con il quadrato…
Il cerchio è un legame con il cosmico, forma modesta, ma che si afferma con prepotenza precisa ma variabile, stabile ed instabile, sonora e silenziosa allo stesso tempo, ha maggiori possibilità interiori…
Il punto è la forma interiore più concisa, è introverso, significa silenzio, non presenta la minima tendenza al movimento in nessuna direzione, né orizzontale, né verticale, non avanza nè retrocede…
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Aneddoto:
Una sera, Kandinsky, rientrando nel suo studio, notò un suo quadro nascosto in una zona in penombra…
Si avvicinò per guardarlo meglio e si accorse che la tela era capovolta…
Quello che lo aveva impressionato non era la scena rappresentata,
ma la disposizione dei colori e delle linee ed i loro rapporti.
Da quel momento decise di eliminare ogni riferimento alla realtà e alla figurazione…
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Kandinsky e’ stato il primo pittore a spiegare i suoi dipinti astratti, scrivendo molti libri teorici che spiegavano anche i suoi dipinti…

Adoro Kandinsky, amo le sue forme astratte, ma soprattutto i suoi colori accesi, che mi entrano nell’anima e mi emozionano…Grazie!


A dir poco splendido. 🙂
Kandinsky con i suoi colori ha estasiato anche te!Fantastico!