si racconta con malinconia attraverso la grande casa paterna sopra i portici…
Quella grande casa rossa, che si trova a Roma sul Lungotevere…
E’ lei… la grande protagonista del libro……
E’ stata la testimone dei ricordi della sua giovinezza e dopo la morte del padre Mario, celebre storico del cinema, è stata svuotata per essere restituita al Vaticano dopo più di 80 anni…
Carlo Verdone racconta il clima affettuoso che si respirava in quella casa e, rivisitando per l’ultima volta quelle stanze vuote, vuole rendere omaggio alla sua famiglia ed alle persone che l’hanno frequentata…
Carlo Verdone osserva ancora Roma da quel terrazzo, ricorda gli incontri importanti per la sua futura carriera…con Federico Fellini, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Massimo Troisi, Sergio Leone…
In quella casa sopra i portici dove è nato, ha studiato, sognato, lavorato, ascoltato la musica dei Beatles, di Jimi Hendrix, di David Bowie e dei Led Zeppelin…
Ora la deve salutare… per sempre…
Questo libro è riuscito a coinvolgermi sin dalle prime pagine…
Mi ha emozionato tantissimo con la sua alternanza di malinconia ed ironia…
E’ senz’altro il “miglior film” di Carlo Verdone…
Buona lettura…